Avarcurdè?di Via Soardi?la strada degli antiquari?

11 febbraio – 26 marzo 2023

Rimini, Museo della Città Luigi Tonini, via Tonini 1

Mostra del dipinto di Cesare Filippi “La bottega dell’antiquario” con relativi studi e bozzetti

La mostra, che inaugura al Museo della Città sabato 11 febbraio alle ore 17, mette in mostra il grande dipinto (m.2×3) di Cesare Filippi, corredato di circa quaranta bozzetti, ritratti, schizzi preparatori che vanno dal 1980 al 1985. La mostra racconta per immagini un pezzo della storia della città puntando un faro su via Soardi che fu “la strada degli antiquari” dal 1967 fino al 2003 e vide la presenza di ben otto botteghe antiquarie.
L’estro creativo di Augusto Selvatici dà sostanza grafica spettacolare all’idea del libraio-editore Giovanni Luisè che nel catalogo (158 pagine stampato in 150 esemplari numerati) narra la nascita e la genesi delle attività antiquarie in quella stradina di 150 passi che fu paragonata a più rinomate strade degli antiquari in Italia (Napoli, Roma, Firenze). La mostra durerà fino al 26 marzo. 

Orario: 
da martedì a venerdì ore 10-13 e 16-19 sabato, domenica e festivi 10-19/chiuso lunedì non festivi

Ingresso: 
libero

Telefono: 
0541 793851

Avarcurdè?di Via Soardi?la strada degli antiquari?

11 febbraio – 26 marzo 2023

Rimini, Museo della Città Luigi Tonini, via Tonini 1

Mostra del dipinto di Cesare Filippi “La bottega dell’antiquario” con relativi studi e bozzetti

La mostra, che inaugura al Museo della Città sabato 11 febbraio alle ore 17, mette in mostra il grande dipinto (m.2×3) di Cesare Filippi, corredato di circa quaranta bozzetti, ritratti, schizzi preparatori che vanno dal 1980 al 1985. La mostra racconta per immagini un pezzo della storia della città puntando un faro su via Soardi che fu “la strada degli antiquari” dal 1967 fino al 2003 e vide la presenza di ben otto botteghe antiquarie.
L’estro creativo di Augusto Selvatici dà sostanza grafica spettacolare all’idea del libraio-editore Giovanni Luisè che nel catalogo (158 pagine stampato in 150 esemplari numerati) narra la nascita e la genesi delle attività antiquarie in quella stradina di 150 passi che fu paragonata a più rinomate strade degli antiquari in Italia (Napoli, Roma, Firenze). La mostra durerà fino al 26 marzo. 

Orario: 
da martedì a venerdì ore 10-13 e 16-19 sabato, domenica e festivi 10-19/chiuso lunedì non festivi

Ingresso: 
libero

Telefono: 
0541 793851

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Rimini, Museo della Città Luigi Tonini, via Tonini 1

Mostra del dipinto di Cesare Filippi “La bottega dell’antiquario” con relativi studi e bozzetti

La mostra, che inaugura al Museo della Città sabato 11 febbraio alle ore 17, mette in mostra il grande dipinto (m.2×3) di Cesare Filippi, corredato di circa quaranta bozzetti, ritratti, schizzi preparatori che vanno dal 1980 al 1985. La mostra racconta per immagini un pezzo della storia della città puntando un faro su via Soardi che fu “la strada degli antiquari” dal 1967 fino al 2003 e vide la presenza di ben otto botteghe antiquarie.
L’estro creativo di Augusto Selvatici dà sostanza grafica spettacolare all’idea del libraio-editore Giovanni Luisè che nel catalogo (158 pagine stampato in 150 esemplari numerati) narra la nascita e la genesi delle attività antiquarie in quella stradina di 150 passi che fu paragonata a più rinomate strade degli antiquari in Italia (Napoli, Roma, Firenze). La mostra durerà fino al 26 marzo. 

Orario: 
da martedì a venerdì ore 10-13 e 16-19 sabato, domenica e festivi 10-19/chiuso lunedì non festivi

Ingresso: 
libero

Telefono: 
0541 793851

Arriva Black Sinner, il liquore al caffè firmato Bruno Vanzan
Frutto di un lavoro di ricerca durato oltre due anni, il liquore al caffè firmato dall’astro internazionale della mixology e imprenditore a tutto tondo della bar industry è 100% naturale e a base di una miscela di pregiate varietà Arabica

Un grande classico della liquoristica italiana, ma con firma d’autore. È il biglietto da visita Black Sinner, il nuovo liquore al caffè by Bruno Vanzan. Seconda etichetta, dopo Iovem (leggi Lancio internazionale Stock per Iovem di Bruno Vanzan), nata dalla mente di Vanzan, il nuovo prodotto è frutto di oltre due anni di ricerca e confronto che la stella della mondiale della miscelazione e imprenditore a tutto tondo della bar industry con la sua BV Holding, ha condotto con Adriano Costigliola, suo “gemello creativo”, e finalizzata a valorizzare al massimo la tradizione del liquore al caffè, con l’obiettivo di dare vita a un prodotto d’eccellenza, ricco di gusto e 100% naturale.

Ricerca focalizzata, in particolare, sulla selezione del caffè, assoluto protagonista della ricetta, nella quale Vanzan ha messo in campo le conoscenze accumulate negli ultimi anni su questo mondo, durante i quali ha collaborato con torrefazioni e aziende del settore, piccole e grandi, che gli hanno permesso di confrontarsi con tanti esperti del campo.

100% naturale

Il cuore della formula di Black Sinner è un blend di caffè Arabica selezionati nei Paesi dove questo ingrediente rappresenta un’eccellenza identitaria. Una miscela costituita dalla varietà etiope Sidamo, tra i monorigine più pregiati e apprezzati, coltivato nella regione del paese Africano, a un’altitudine che oscilla tra i 1600 e i 1900 metri e caratterizzato da un corpo delicato, ma dall’aroma ricco di note floreali e agrumate, e dal monorigine Colombia Superiore, che invece si caratterizza per il profilo aromatico molto pulito, fine ed elegante. Al pregio delle materie prime si aggiunge poi l’arte consolidata della torrefazione italiana per estrarne tutte le loro potenzialità, in maniera ecosostenibile e sotto la conduzione di Vanzan e Costigliola.

Completano la formula alcol da cereali, zucchero e nulla più. La ricetta di Black Sinner (alc 27% in vol) è infatti del tutto priva di coloranti e di aromi artificiali, ma sono assenti anche gli stabilizzanti che solitamente si utilizzano in questo tipo di miscele di caffè per impedire il fenomeno dell’ossidazione, che avrebbe messo a rischio l’alta qualità del prodotto.

Liscio o miscelato

In bottiglia da 70 cl, Distribuito dal gruppo Stock Italia, il nuovo prodotto, perfetto da servire liscio, guarda anche al mondo della miscelazione, prestandosi alla preparazione sia di classici cocktail con caffè sia di nuove creazioni. Come mostrano due originali proposte, firmate Vanzan, che accompagnano il lancio di Black Sinner: Black Tonico, dove si miscela con acqua tonica, e Moka Martini, dove invece si unisce a caffè in moka, completando il tutto con tre chicchi di caffè come decorazione.

Le ricette di Bruno Vanzan

Black Tonic


Ingredienti:
50 ml di Black Sinner, 100 ml di acqua tonica, ghiaccio cristallino
Preparazione:
build
Guarnizione:
scorza di arancia
Bicchiere:
tumbler alto

Moka Martini


Ingredienti:
60 ml di Black Sinner, 30 ml di caffè in moka, 3 chicchi di caffè
Preparazione:
shake & strain
Guarnizione:
3 chicchi di caffè
Bicchiere:
coppa Martini

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Avarcurdè?di Via Soardi?la strada degli antiquari?

11 febbraio – 26 marzo 2023

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Mostra del dipinto di Cesare Filippi “La bottega dell’antiquario” con relativi studi e bozzetti

La mostra, che inaugura al Museo della Città sabato 11 febbraio alle ore 17, mette in mostra il grande dipinto (m.2×3) di Cesare Filippi, corredato di circa quaranta bozzetti, ritratti, schizzi preparatori che vanno dal 1980 al 1985. La mostra racconta per immagini un pezzo della storia della città puntando un faro su via Soardi che fu “la strada degli antiquari” dal 1967 fino al 2003 e vide la presenza di ben otto botteghe antiquarie.
L’estro creativo di Augusto Selvatici dà sostanza grafica spettacolare all’idea del libraio-editore Giovanni Luisè che nel catalogo (158 pagine stampato in 150 esemplari numerati) narra la nascita e la genesi delle attività antiquarie in quella stradina di 150 passi che fu paragonata a più rinomate strade degli antiquari in Italia (Napoli, Roma, Firenze). La mostra durerà fino al 26 marzo. 

Orario: 
da martedì a venerdì ore 10-13 e 16-19 sabato, domenica e festivi 10-19/chiuso lunedì non festivi

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libero

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La mostra, che inaugura al Museo della Città sabato 11 febbraio alle ore 17, mette in mostra il grande dipinto (m.2×3) di Cesare Filippi, corredato di circa quaranta bozzetti, ritratti, schizzi preparatori che vanno dal 1980 al 1985. La mostra racconta per immagini un pezzo della storia della città puntando un faro su via Soardi che fu “la strada degli antiquari” dal 1967 fino al 2003 e vide la presenza di ben otto botteghe antiquarie.
L’estro creativo di Augusto Selvatici dà sostanza grafica spettacolare all’idea del libraio-editore Giovanni Luisè che nel catalogo (158 pagine stampato in 150 esemplari numerati) narra la nascita e la genesi delle attività antiquarie in quella stradina di 150 passi che fu paragonata a più rinomate strade degli antiquari in Italia (Napoli, Roma, Firenze). La mostra durerà fino al 26 marzo. 

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da martedì a venerdì ore 10-13 e 16-19 sabato, domenica e festivi 10-19/chiuso lunedì non festivi

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Rimini, Museo della Città Luigi Tonini, via Tonini 1

Mostra del dipinto di Cesare Filippi “La bottega dell’antiquario” con relativi studi e bozzetti

La mostra, che inaugura al Museo della Città sabato 11 febbraio alle ore 17, mette in mostra il grande dipinto (m.2×3) di Cesare Filippi, corredato di circa quaranta bozzetti, ritratti, schizzi preparatori che vanno dal 1980 al 1985. La mostra racconta per immagini un pezzo della storia della città puntando un faro su via Soardi che fu “la strada degli antiquari” dal 1967 fino al 2003 e vide la presenza di ben otto botteghe antiquarie.
L’estro creativo di Augusto Selvatici dà sostanza grafica spettacolare all’idea del libraio-editore Giovanni Luisè che nel catalogo (158 pagine stampato in 150 esemplari numerati) narra la nascita e la genesi delle attività antiquarie in quella stradina di 150 passi che fu paragonata a più rinomate strade degli antiquari in Italia (Napoli, Roma, Firenze). La mostra durerà fino al 26 marzo. 

Orario: 
da martedì a venerdì ore 10-13 e 16-19 sabato, domenica e festivi 10-19/chiuso lunedì non festivi

Ingresso: 
libero

Telefono: 
0541 793851

Sulla Torre della mixology – The Tower of Mixology
Nel super scenografico Torre, presso la Fondazione Prada di Milano, un progetto che sposa la haute cuisine e la mixology. Un lavoro di ricerca, condotto a più mani dall’executive chef Lorenzo Lunghi, il bar manager Pietro De Feudis e i barman Niccolò Avanzi e Francesco Amoruso

Il ristorante e bar Torre si trova al sesto e settimo piano di Torre, la sede della Fondazione Prada situata nel quartiere Ripamonti, lunga arteria cittadina che parte dal centro e arriva fino alla campagna milanese. Quest’area ex industriale ha subito grandi cambiamenti negli ultimi anni. E uno dei primi mattoni nel processo di rinascita del quartiere è stata l’inaugurazione della Fondazione Prada durante l’edizione 2018 della Milano Design Week (Salone del Mobile). Il futuro dell’area di Ripamonti è ancora più promettente, con la costruzione del Villaggio Olimpico prevista nell’ex Scalo Ferroviario di Porta Romana, entro il 2026. Il Villaggio ospiterà gli atleti durante i Giochi Invernali di Milano-Cortina e le nuove aggiunte rimarranno dopo le Olimpiadi per l’uso come spazi pubblici, uffici e edifici residenziali. La Torre della Fondazione Prada è un edificio spettacolare e futuristico progettato dall’architetto olandese Rem Koolhaas insieme a Chris van Duijn e Federico Pompignoli di OMA. Koolhaas descrive la Torre della Fondazione Prada come “un collage di temi ed elementi preesistenti”. I primi piani della Torre sono dedicati allo spazio espositivo dove è possibile ammirare opere della collezione Prada. L’ingresso al ristorante bar Torre è memorabile, con gli ospiti incoraggiati a salire sull’ascensore fino al sesto piano. L’ampio ascensore (100 persone è la portata) è tutto rivestito di marmo (vero) con un lato in vetro. Quando le enormi porte dell’ascensore si aprono, appare subito la spettacolare bottigliera, che attira gli ospiti come un magnete verso lo splendido bancone bar sospeso. Le aree bar e ristorante di Torre si caratterizzano per i soffitti alti e le ampie finestre in vetro che delimitano una terrazza all’aperto.

L’area bar presenta un grande bancone centrale con un retrobanco sospeso che accoglie una selezione accurata di distillati e liquori internazionali. Durante i mesi estivi, la bellezza del retrobanco può essere apprezzata al meglio dall’altra parte delle grandi finestre, all’esterno sulla terrazza, che offre anche una vista mozzafiato di Porta Romana e dell’intero skyline di Milano in lontananza. Lorenzo Lunghi, originario di Firenze, è l’executive chef di Torre dal 2020 e propone una cucina influenzata dalle migliori tradizioni regionali italiane, a cominciare dalle sue radici toscane.  Per creare i cocktail signature di Torre, Lunghi collabora a stretto contatto con il responsabile del bar Pietro De Feudis e i barman Niccolò Avanzi e Francesco Amoruso. La versione semplificata del food menu al bar è stato progettata da Lunghi e include specialità come come spaghetti al pomodoro fresco e timo e un toast particolarmente apprezzato dalla clientela. Il retrobanco di Torre offre una gamma estremamente ampia di bottiglie (700), ma solo quelle amate dal team del bar. Questa libertà nella selezione dei prodotti consente alla squadra del bar di essere più creativa nello sviluppo dei loro cocktail signature, proprio come uno chef ha carta bianca in cucina di un ristorante di alta gastronomia. La lista dei cocktail include 7 signature oltre a 20 classici (prezzo medio 16 euro). I signature presentano profili di gusto più complessi e sono apprezzati maggiormente dai bevitori di cocktail più esperti, mentre i classici, come il Daiquiri e il Negroni, possono essere apprezzati da un pubblico più ampio. I signature sono ispirati ai cinque sapori di dolce, salato, acido, amaro e umami, insieme a kokumi, una sostanza che non ha sapore di per sé, ma che esalta gli altri cinque sapori. Un altro possibile sapore da aggiungere alla lista è l’oleogustus (oleogusto), concepito dall’Università di Purdue a Lafayette (USA), come il sapore di cibi grassi come olio e burro. Da Torre, questa nuova scoperta ha ispirato un cocktail della casa dallo stesso nome e sottolinea la passione e la creatività del team del bar. De Feudis e il suo team hanno creato una versione burrosa e oleosa dell’Old Fashioned, in cui le pere Williams e Kaiser vengono prima cotte con burro e sherry Lustau Xeres per fare una pasta. Poi, le pere crude vengono aggiunte alla pasta e infuse in bourbon Michter’s e Amaro Bastaldo. L’intera miscela viene congelata, filtrata e chiarificata come un fat wash. La polpa rimanente viene poi utilizzata per un gelato preparato in cucina dallo chef Lorenzo. Il liquido filtrato viene mescolato e filtrato sopra un bicchiere con un grande cubetto di ghiaccio e guarnito con olio di foglia di fico infuso. Quando si assapora Oleogusto, prima arriva la rotondità del Bourbon e dell’olio di foglia di fico, seguita dalle note fresche e amare di Bastaldo e infine le pere burrose e lo sherry sul finale.  Un altro punto forte del menu è il signature Salty (salato) preparato con whisky Michter’s rye, Bitter vino Sicilia “Naturale” 2018, caramello salato infuso con fieno e una salsa umami speciale formulata in collaborazione con lo chef Lorenzo. Gli ingredienti vengono combinati in un mixing glass con ghiaccio e mescolati, quindi filtrati in una coupette che viene guarnita con sale di capperi. Questo tipple di meditazione ricco, salato e complesso è perfetto per la stagione invernale ed è ideale anche dopo pasto. Tirando le somme sono almeno tre gli assi nella manica di Torre. Il design innovativo, la haute cuisine di Lorenzo Lunghi e la creatività nei cocktail di Pietro De Feudis. Uniti fanno la vera forza del locale. 

English version

The Tower of Mixology

The restaurant bar Torre can be found on the sixth and seventh floors of Torre, the headquarters of Fondazione Torre located in the Ripamonti district. This former industrial area has seen great changes over the past years, and the rebirth of the neighborhood can be credited to the inauguration of Torre Fondazione Prada during the 2018 edition of Milano Design Week (Salone del Mobile). The future of the Ripamonti area is even more promising, with the Olympic Village set to be built in the Porta Romana rail yard by 2026. The Village will host athletes during the Winter Games and the new additions will remain after the Olympics for use as a public space, offices and residential buildings.

The Torre at Fondazione Prada is a spectacular and futuristic building designed by the Dutch architect Rem Koolhaas together with Chris van Duijn and Federico Pompignoli of OMA. Koolhaas describes Torre at Fondazione Prada as “a collage of pre-existing themes and elements.” The first floors of the Torre are dedicated to the exhibition space where one can admire works from the Prada collection. 

The entrance to restaurant bar Torre is memorable, with guests encouraged to take the elevator ride up to the sixth floor. The spacious glass and marble elevator features large windows on the north side, giving an impressive view of the ever-evolving Ripamonti neighborhood. When the massive elevator doors open, the beautiful back bar is immediately brought into view, which draws the guests like a magnet towards the stunning floating bar counter.  

The bar and restaurant areas of Torre are characterized by high ceilings and vast glass windows bordering an outdoor terrace. The bar area features a large central bar counter with a suspended back bar featuring a well-curated collection international spirits and liqueurs. In the summer months, the beauty of the back bar is best appreciated from the other side of the large windows, outside on the terrace, which also offers a breathtaking view of Porta Romana and the entire Milano skyline in the distance. 

Florence born Lorenzo Lunghi has been the executive chef at Torre since 2020 with a cuisine influenced by the best regional Italian traditions, beginning with his Tuscan roots. Lunghi collaborates closely with bar manager Pietro De Feudis and bartenders Niccolò Avanzi and Francesco Amoruso to conceptualize the signature cocktails at Torre. The simplified food menu at the bar was designed by Lunghi and features smaller gourmet eats such as spaghetti al pomodoro fresco e timo and an extraordinary toast.

The back bar at Torre features an extremely wide range of bottles, but only those that are adored by the bar team. This freedom in selecting their products allows the bar team to be more creative in developing their signature cocktails, in much the same way a chef is given carte blanche in the kitchen of a fine dining restaurant. The cocktail list includes 7 signatures alongside 20 classics. The signatures feature more complex taste profiles and are best appreciated by the more experienced cocktail imbiber, while the classics, such as the Daiquiri and Negroni, can be enjoyed by a broader spectrum of guests. 

The signatures are inspired by the five tastes of sweet, salty, sour, bitter and umami, along with kokumi, a substance that has no taste itself but that enhances the other five tastes. Another possible taste to add to the list is oleogustus (oleogusto), proposed by Purdue University as the taste of fatty foods such as oil and butter. At Torre, this new discovery inspired a signature cocktail of the same name, and underscores the passion and creativity of the bar team. De Feudis and his team created a buttery and oily twist of the Old Fashioned, where Williams and Kaiser pears are first cooked with butter and Lustau Xeres sherry to make a paste. Then, raw pears are added to the paste, and infused in Michter’s bourbon and Amaro Bastaldo. The entire mixture is frozen and filtered and clarified as a fat wash. The remaining pulp is then used for a gelato prepared in chef Lorenzo’s kitchen. The filtered liquid is stirred and strained over a glass with a large ice cube and garnished with fig leaf infused oil. When tasting Oleogusto, at first comes the roundness of the bourbon and fig leaf oil, followed by the fresh and bitter notes of Bastaldo and finally the buttery pears and the oxidative sherry on the finish.

Another standout on the menu of signature drinks is Salty (Salato) with Michter’s rye, Bitter vino Sicilia “Naturale” 2018, salty caramel infused with hay and a special umami sauce that was formulated in collaboration with chef Lorenzo. The ingredients are combined in a mixing glass with ice and stirred, then strained in a coupette which is garnished with caper salt. This rich, salty and complex meditation tipple is perfect for the winter season, and is a fantastic end to a memorable meal at Torre.

Although restaurant bar Torre is worth a visit just for the beauty of its design, you will become a return customer thanks to the innovative haute cuisine of Lorenzo Lunghi and the savory cocktails elegantly prepared by Pietro De Feudis and the bar team. But perhaps the greatest strength of Torre is in its versatility: one can have a standalone meditation cocktail at the bar counter or for those with more time, sit down for a romantic or business dinner in the elegant restaurant. 

 

I signature cocktail di Torre selezionati da Bargiornale

Salato 

Ingredients

15 ml Michter’s rye

20 ml Bitter vino Sicilia “Naturale” 2018

15 ml salty caramel infused with hay (homemade caramel that is macerated with toasted hay)

22.5 ml “Dirty sauce” (secret umami sauce made in collaboration with chef Lorenzo).
Technique: Stir and strain

Glass: Nick & Nora

Garnish: Caper salt

Oleogusto

 

Ingredients

20 ml Michter’s bourbon 

10 ml amaro Bastaldo  

10 ml Lustau Xeres infused with pear

Williams e Kaiser pears*

*Williams and Kaiser pears are cooked with butter and Lustau Xeres to obtain a puree. Then, the raw pears are added to the puree and infused in a pre-mixed liquid of Michter’s bourbon and Amaro Bastaldo. The entire mixture is frozen and filtered through the effect of ‘fat wash’ to clarify it. The remaining pulp is then used for a gelato prepared in the kitchen by Chef Lorenzo. The filtered drink is mixed and strained over a glass with a large ice cube and garnished with fig leaf infused oil.”

*Le pere Williams e Kaiser vengono cotte con burro e Lustau Xeres per ottenere una pasta. Poi si aggiungono alla pasta le pere crude, e si mettono in infusione nel liquido pre miscelato di Michter’s bourbon e Amaro Bastaldo. L’intera miscela viene congelata e per effetto del “fat wash”, si filtra e chiarifica. La restante polpa viene poi utilizzata per un gelato preparato nella cucina dello chef Lorenzo. La bevanda filtrata viene mescolata e filtrata su un bicchiere con un grande cubetto di ghiaccio e guarnita con olio infuso di foglie di fico.

Technique: Stir and strain

Glass: Tumbler with large ice cube

Garnish: fig leaf-infused oil

 

Pietro De Feudis

 

 

Nasce nel 1992 a Bisceglie in provincia di Bari. Ha mosso i suoi primi passi a Milano come barista presso ILBAR, per poi iniziare una significativa esperienza lavorativa presso Trussardi alla Scala. È stato lì che Pietro ha approfondito la sua conoscenza personale del mondo del lusso e dei metodi innovativi della mixology. Nel 2018, Pietro è arrivato al ristorante Torre, situato al 7° piano della torre della Fondazione Prada. In qualità di Bar Manager, Pietro è incaricato di creare la lista dei drink, che viene rinnovata ogni stagione. Recentemente, Pietro ha ospitato il cocktail bar Reka di Kuala Lumpur presso Torre, sviluppando quattro cocktail firmati insieme ai barman di Torre Niccolò e Francesco, insieme a drink preparati da Joel Poon e Giovanni Andrea Magliaro del bar ospite.

Pietro De Feudis

Pietro De Feudis was born in 1992 in Bisceglie, a small town in the province of Bari. Pietro took his first steps in Milano as a bartender at ILBAR and then began an important work experience at Trussardi alla Scala. It was there that Pietro deepened his personal knowledge of the world of luxury and innovative bartending methods. In 2018, Pietro arrived at the Torre restaurant, located on the 7th floor of the tower at Fondazione Prada. As Bar Manager, Pietro is tasked with creating the drink list, which is renewed each season. Pietro recently hosted the Reka cocktail bar of Kuala Lumpur at Torre, developing four signature cocktails with Torre bartenders Niccolò and Francesco, along with drinks prepared by Joel Poon and Giovanni Andrea Magliaro from the visiting bar.

 

 

Lorenzo Lunghi

Nato a Firenze nel 1986, è l’executive chef di Torre dal giugno 2020. Lunghi si è formato professionalmente al ristorante Gambero Rosso (due stelle Michelin) di Emanuela e Fulvio Pierangelini a San Vincenzo, Livorno. Successivamente, nel 2011, Lunghi ha aperto il ristorante Il Bucaniere a Livorno con Fulvietto Pierangelini, caratterizzato da una cucina semplice, ma rigorosa a base di pesce. Da lì, Lunghi si è trasferito a Parigi, dove ha acquisito ulteriore esperienza presso Le Chateaubriand e Le Dauphin di Iñaki Aizpitarte. Per i successivi cinque anni, Lunghi è stato sous chef presso Saturne, ristorante con una stella Michelin. Qui è stato fortemente influenzato dalla cucina di Sven Chartier e dai vini naturali di Ewen Lemoigne. A Torre, Lorenzo Lunghi punta a offrire una gastronomia influenzata dalle migliori tradizioni regionali italiane, partendo dalle sue radici toscane. Lunghi collabora strettamente con Pietro De Feudis e il team del bar di Torre nella creazione di alcuni cocktail come “Salato” e uno dei migliori toast della città.

Lorenzo Lunghi

Class of 1986, Florence born Lorenzo Lunghi has been the executive chef at Torre since June 2020. Lunghi developed his culinary background at Gambero Rosso (two Michelin Stars) of Emanuela e Fulvio Pierangelini in San Vincenzo, Livorno. Then in 2011, Lunghi opened the restaurant Il Bucaniere in Livorno with Fulvietto Pierangelini, featuring a simple yet rigorous cuisine focusing on seafood. From there, Lunghi moved to Paris, where he gained further experience at Le Chateaubriand and Le Dauphin of Iñaki Aizpitarte. For the next five years, Lunghi was the sous chef at the Michelin starred Saturne, where he was strongly influenced by the cuisine of Sven Chartier and the natural wines of Ewen Lemoigne. At Torre, Lorenzo Lunghi aims to deliver a gastronomy influenced by the best regional Italian traditions, starting with his Tuscan roots. Lunghi collaborates closely with Pietro De Feudis and the bar team at Torre in the design of certain cocktails such as “Salato” and one the city’s best toasts.

 

 

 

 

 

 

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Avarcurdè?di Via Soardi?la strada degli antiquari?

11 febbraio – 26 marzo 2023

Rimini, Museo della Città Luigi Tonini, via Tonini 1

Mostra del dipinto di Cesare Filippi “La bottega dell’antiquario” con relativi studi e bozzetti

La mostra, che inaugura al Museo della Città sabato 11 febbraio alle ore 17, mette in mostra il grande dipinto (m.2×3) di Cesare Filippi, corredato di circa quaranta bozzetti, ritratti, schizzi preparatori che vanno dal 1980 al 1985. La mostra racconta per immagini un pezzo della storia della città puntando un faro su via Soardi che fu “la strada degli antiquari” dal 1967 fino al 2003 e vide la presenza di ben otto botteghe antiquarie.
L’estro creativo di Augusto Selvatici dà sostanza grafica spettacolare all’idea del libraio-editore Giovanni Luisè che nel catalogo (158 pagine stampato in 150 esemplari numerati) narra la nascita e la genesi delle attività antiquarie in quella stradina di 150 passi che fu paragonata a più rinomate strade degli antiquari in Italia (Napoli, Roma, Firenze). La mostra durerà fino al 26 marzo. 

Orario: 
da martedì a venerdì ore 10-13 e 16-19 sabato, domenica e festivi 10-19/chiuso lunedì non festivi

Ingresso: 
libero

Telefono: 
0541 793851

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La mostra, che inaugura al Museo della Città sabato 11 febbraio alle ore 17, mette in mostra il grande dipinto (m.2×3) di Cesare Filippi, corredato di circa quaranta bozzetti, ritratti, schizzi preparatori che vanno dal 1980 al 1985. La mostra racconta per immagini un pezzo della storia della città puntando un faro su via Soardi che fu “la strada degli antiquari” dal 1967 fino al 2003 e vide la presenza di ben otto botteghe antiquarie.
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Orario: 
da martedì a venerdì ore 10-13 e 16-19 sabato, domenica e festivi 10-19/chiuso lunedì non festivi

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